Non esiste nessuna veritá permanente,
nessuna felicitá, niente di niente, solo fame e rabbia, e lotta, e
fango.
Ogni tanto si riesce a levare la testa
da questo pantano che chiamiamo vita, si solleva la testa e si riesce
a vedere un pó piú lontano del solito pantano, sono momenti di
vacanza, meravigliosi, in cui ci si sente graziati da una qualche
divinitá.
Più di una cosa è capace di renderci
felici momentaneamente. L'amore, la droga (la differenza è poca),
arricchirci, un libro che ci apra la testa, e molte altre esperienze
piacevoli.
Ma temporaneamente.
Purtroppo siamo resistenti alla
felicitá, anzi, a dirla tutta, siamo “resilienti” alla felicitá.
La resilenza è la dote di un materiale
di tornare allo stato precedente, esistono alcune leghe metalliche
che si comportano in questo modo, potete darle qualsiasi forma,
infilarlo nei peggiori buchi, compresi i vostri, che son lunghi
ventidue metri di curve e avallamenti che il san gottardo a paragone è un modellino Bburago.
Io invece no, le mie spelonche sono
composte solo da tubi in linea retta, ed io sono alto sedici metri.
Cosa cazzo sto cercando di dire, a
parte le puttanate?
Che se nemmeno l'evento piú bello
della vostra vita è eterno, quelli negativi sono indistruttibili,
scolpiti nel metallo .
Il fatto è che evolutivamente è piú
importante che non facciate due volte la stessa stronzata, perchè le
stronzate in natura costano molto care, e dovreste essere felici di
ricordare così bene le stronzate fatte, così imparate a non
commetterle ancora, o al limite, ad evitare qualcosa di doloroso.
Oh certo, potete sempre con voi il
“bel ricordo”, ma quello che ha significato per voi è diventato solo
un ombra, quello che è stato smosso da quel ricordo oramai è
andato, nessuno psicanalista riuscirá mai a liberarvi da un trauma,
con i propri fantasmi bisogna imparare a convivere.
Mentre le cose belle spariscono in una nuvola di vapore.
Tutte le cose terribili che vi sono
successe non possono venire eliminate, in nessun modo.
Terribile no?
Voi non siete esattamente come un pezzo
di metallo. Siete un pezzetto di metallo molto facile da plasmare
durante i primi anni di vita, quando ancora i neuroni sono una
esplosione di sinapsi, dagli zero agli 8 anni siete potenzialmente
capaci di apprendere qualsiasi cosa.
Un bambino adeguatamente stimolato è
l'arma piú potente del mondo, un bambino impara TUTTO quello che c'è
da sapere di veramente importante durante i primi dieci anni di vita,
il resto di cose abbastanza importanti fino ai trenta.
Tutto il resto sono stronzate
messe li a corollario.
Io ormai imparo quasi solo stronzate,
ma ricordo bene quando qualsiasi cosa era un universo da scoprire, e
quando ogni cosa mi stupiva, feriva, eccitava, e ad essere sincero
non ho tutta questa nostalgia.
La mia infanzia è stata un inferno,
faceva schifo al cazzo, ma ho imparato qualcosa, ovviamente.
Ho imparato che l'infanzia è la fase
piú merdosa di tutta l'esistenza, e che, se fossimo un minimo
intelligenti non ci lamenteremmo di crescere e diventare più forti.
Insomma, crescere è bello, peccato che
prima o poi si muore.
Punkt.
P.s. Se lo psicanalista è abbastanza
bravo puó portarvi ad accettare il trauma, ma se avete visto vostra
madre stuprata da un prete ortodosso e poi sgozzata, potete anche
avere come terapeuta Jung o Ferenczi, non servirá ad un cazzo di niente,
perchè da passato non si scappa, al massimo lo si rincorre.
P.s.: potete vedere che ho aggiunto un
banner chiamato “I miei racconti”, il motivo principale è
la mia egopatia, ma in questo modo
posso ANCHE tenere raccolte le stronzate che scrivo.
> Ho imparato che l'infanzia è la fase piú merdosa di tutta l'esistenza
RispondiEliminaVero, vero, chi dice di rimpiangerla evidentemente non l'ha mai rielaborata.
Adesso devo pensare al fatto che degli anni dopo i 10 non ho fatto nulla di buono né appreso nulla, uff...
Beh, qualche bella chiavata ce la siamo fatti però.
RispondiEliminaEhmmmmm...
RispondiEliminaAssolutamente vero.
RispondiEliminaNon fosse per le bombe e le gnocche (più le prime che le seconde) allora anche l'adolescenza sarebbe stata come l'infanzia: di merda.
http://annexiarebel.wordpress.com/
kurdt, si dice resilienza.
RispondiEliminaGrazie della nota, corretto.
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