martedì 30 agosto 2011


La parte migliore della mia giornata è sempre stata la sera.

Quando cala la notte niente di veramente brutto puó accadere, gli animali tacciono in campagna, la notte, nessuno esce, puoi passeggiare per delle ore senza incontrare nessuno, qualche gatto, al massimo.

Le cose terribili della mia vita sono accadute quasi tutte al mattino, da bambino aprivo gli occhi terrorizzato, i miei genitori partivano presto per andare a lavorare, a volte gridavano, a volte no, in ogni caso avevo imparato a riconoscere il rumore particolare che facevano i jeans di mio padre, ancora adesso, vent'anni dopo, saprei riconoscerli tra mille.

La paura fa strani scherzi.


 Alla sera posso finalmente rilassarmi, cosciente che il mondo in genere di notte sta fermo, e la razza
umana smette di consumare una quantitá irragionevolmente alta di ossigeno.


Ricordo che quando facevo psicoterapia avevo costretto il mio strizzacervelli a puntare le sedute alle nove di sera :

“ Signor Kurdt, come le sembra l'idea di spostare le nostre sedute al mattino, quando s'è svegliato da poco ed é pieno d'energia?”

“No, mi spiace, non si puó dottore, mi spiace”

“Come mai signor Kurdt?”

“Dottore, la mattina  non ho la forza di alzare le braccia. Apro gli occhi e so che dovró trattare con decine di teste di cazzo, sono teso, ho le difese alte come un porcospino.
Del resto non puó biasimarmi, il mondo è composto di teste di cazzo”

“Mhhh”

Il mio strizzacervelli non era come quelli dei film, che ti prendono la mano e sono cosí incredibilmente gentili, e cercano di farti contento, perchè, dopotutto, gli stai dando cinquanta euro all'ora.

Ma per spaccare la testa ad uno stronzo come me ci voleva qualcosa di duro, non puoi usare un grissino, per sfondare una corazza.

“Signor Kurdt, si sta per caso compatendo?”

“Beh no, peró dovrebbe essere d'accordo almeno con la mia insofferenza per la razza umana”

“Sig Kurdt, lei fa parte della razza umana”

“Solo incidentalmente”

“Vuole spaccare il capello in due per dimostrare di essere una vittima?”

“Io non sono una vittima”

“E allora perchè si comporta da tale, comportandosi come quella categoria che lei afferma d'odiare tanto, come si diceva? ah si,  "democristiano". Ricorda vero quello che mi ha detto sui democristiani vero?

“Certo i democristiani sono la merda espulsa dall' intestino della storia”

“Allora cosa decide di fare?”

“Le sedute alla sera, peró prometto che la pago in anticipo”

Fu cosí che il mio sventracervelli fu costretto a venire ogni venerdí sera a Perugia, da Spoleto, per un solo cliente incapace di essere umano alla mattina.

Cos'ha di bello il mattino lo sapete solo voi
. Il mattino chiede tutto e non da nulla, regala solo decine di facce da cazzo da incontrare, tanti occhi da guardare, sfuggenti, noiosi, senza niente da dire che scavalchi la noia, e gran facce da cazzo sciolte su scheletri ridicoli, e mani, Cristo, Mani.

Le loro mani sono una delle cose più disgustose, alcuni te la stringono come se dovessero strappartela via,  o sono sudati come lottatori di sumo e ti passano una sorta d'anguilla, o ancora, e sono i peggiori, non te la porgono, perchè stai invadendo il loro spazio vitale.

Il mattino ha l'oro in bocca”

“A nanna con le galline e sveglia col gallo”

“Chi tardi arriva male alloggia” (Arrivi tardi se ti svegli tardi)

Alla sera ci arrivavo sempre stanco morto, ma finalmente libero dal lavoro, dall'universitá, da tutto, e potevo finalmente abbassare le paratie e lasciarmi andare ai miei vagheggiamenti, che ormai il mio strizza condivideva con me.

Gli piaceva il Jazz.

Ricordo che amava quella roba , Paolo Fresu, Coltrane, Sonny Rollins, e un sacco  d'altro .

C'era al centro della stanza una sedia, comodissima, fatta a mó di cesto di Vimini, con un immenso cuscino che fungeva anche da schienale, messa esattamente dopo la porta, di fronte alla cattedra dello strizza.

Raccontavo cose terribilmente private, da quella poltroncina. Cose che non avevo mai raccontato neppure a me stesso.
Quella sedia era il mio ponte di comando, da cui cercavo di seguire il filo di decine di sogni tenuti assieme da un pelo d'immaginazione, pochi fatti, e molte, molte parole.

Parole serali.

Mai avrei potuto spogliarmi di tutto alla mattina.
In che stato avrei affrontato il resto della giornata? Come avrei comunicato con gli alti esseri umani, con negli occhi certi abissi ?

Mi sarei buttato dalla finestra piuttosto che presentarmi al mondo in un tale, friabile stato.

Alla sera possono capitare un sacco di cose interessanti, puoi Ubriacarti, scopare, farti fregare e parlare a lume di candela, puoi guardare le stelle.

Puó anche essere che alla notte ti prendano a calci nel culo fino a farti crescere le emorroidi sui denti, ma che vuoi farci amico? Io scopo e tu prendi legnate, tutto è bilanciato, non capisci? Non vedi che il mistero insondabile della mia scopata rimane assomiglia al mistero del tuo linciaggio, solo meno doloroso.


La notte restituisce al mondo il suo naturale mistero, si tratti di sbattersi una zoccoletta o raggranellare ceffoni in giro.

Cazzo come fai a non capirlo?

Ah, dici che adesso l'hai capito? Peccato ci siano volute le bastonate per farti entrare il concetto in quella pesante testa di cazzo.

Le cose nascoste fanno paura ed incuriosiscono, io alla sera sogno il mondo diverso da come me lo ricordavo, invece al mattino lo riconosco per quello che tecnicamente è :

Una merda.

8 commenti:

  1. salut mon cher, je reviendrais te lire, promis ! Ce matin je dois filer au boulot !

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  2. Non ti preoccupare mia cara, ti aspetto con piacere

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  3. Pardon, Ne vous inquiétez pas mon cher, je vais attendre avec plaisir :)

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  4. Circadiani aggrovigliat. Condivido.
    E si dice ma chérie!!!

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  5. Curioso che tu l'abbia spiegato nella stessa maniera del mio ex strizza.

    Circadiani aggrovigliati, eh già.

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  6. Dev'essere una congiura contro i meridiani allora.

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