Il preesame selettivo dei docenti è
finito qualche giorno fa, lasciando sul campo I corpi di circa
240.000 volenterosi che hanno tentato di
passarlo. 240.000 su oltre 300.000 sono stati eliminati, indovinate
un po' cosa sono andati a fare quei 240.000 e rotti che non hanno
passato la preselezione? Hanno accettato in silenzio e deciso di
riprovare due anni dopo, magari preparandosi meglio? Hanno fatto una
severa autocritica, cercando di capire perchè non sono passati?
No! Hanno cominciato a piagniucolare
che :
“però no, non siamo noi a non
essere capaci, è la prova che è una merda, un quiz non può
includere il nostro grande bagaglio culturale e la
nostra capacità di rapportarci con gli alunni” e
hanno presentato ricorso tramite l'Anief
. Ora andate a guardare la homepage del sito, verrete colpiti
immediatamente da questo banner :
Sei troppo incapace per passare la prova? Non studiare! Non preprarti meglio per la prossima volta!RICORRI! |
Per passare la prova bisognava
ottenere almeno 35/50 che equivaleva a circa 7/10; il ricorso
dell'anief si basa sul fatto che “la legge dice che il risultato di
6/10 è abbastanza per passare, quindi anche
quelli che hanno preso 30 punti devono poter partecipare ”.
Anche io volevo fare l'insegnante! |
Cosa significa questo? Che la tanto sbandierata meritocrazia va bene solo quando si applica "agli altri", ed è il meccanismo per cui, tralaltro, Grillo beccherà un macello di voti, perchè la colpa non è vostra, ma "degli altri." e se non ci fossero questi, la vostra vita sarebbe migliore e più facile.
Fosse
stato per me, il punteggio minimo sarebbe dovuto essere 40/50,
lasciando quei dieci punti di margine, dopotutto il test e le domande
erano online, ci si poteva esercitare a piacimento, io stesso ho
provato a fare il test cinque volte, l'ho sempre passato selezionando
due volte l'inglese e due volte lo spagnolo come lingua a scelta,
allora qual'è il problema?
Il
problema è che agli italiani piace tanto parlare di “meritocrazia”
e “competenza” e arricciare il naso quando si parla dell'Italia, riferendosi a “quelli là” che : “sono li senza avere
le competenze”, sopratutto se si parla di politici. Ma cosa succede
quando tentiamo di applicare questa “meritocrazia” per davvero?
Urla e strepiti, perchè ehi, la meritocrazia esclude la maggioranza.
Tutti,
ma proprio tutti, a lamentarsi che il test non teneva conto di
capacità come “il bagaglio culturale” e
la “capacità di comprendere la classe”, tutte caratteristiche
ovviamente, non misurabili da un test sintetico.
Il fatto quotidiano pubblica articoli come questo, facendo passare l'idea che il concorso fosse una lotteria che faceva passare solo i più fortunati, la direttrice di "La tecnica della scuola" (Rivista che si occupa di scuola et simila, rivista anche piuttosto diffusa) ha provato a partecipare al concorso ed è stata bocciata, pur essendo una cosiddetta "esperta" viene difesa in un editoriale che scrive, parlando di lei :
"(...) Una sorta di quinta colonna insomma tra le linee del Miur e tra i quiz
affastellati con procedura casuale da parte del computer centrale e
affrontati, da parte sua, non già con l’ansia della conquista del posto,
ma con l’occhio critico di chi da decenni si occupa di scuola,
capendone dal di dentro tutte le pieghe e i risvolti. Un’esperta, con
tanto di laurea conseguita nel 1982, e quindi in perfetta regola col
bando, e profonda conoscitrice sia di didattica e sia di normativa, per
cui tecnicamente impeccabile per insegnare e per sapersi districare
nella selva delle ordinanze ministeriali, delle proposte pedagogiche e
normative che stanno invadendo la scuola italiana.
In più conosce perfettamente tutti i marchingegni della riforma Gelmini, insieme alle indicazioni nazionali che su quella scia sono state pubblicate: un’esperta insomma e una docente in pectore perfetta. E invece, “Mission impossible” ha scritto nel suo editoriale, anche se ora è in attesa di sapere dove ha sbagliato, benché di una cosa sia certa e cioè che il sistema implementato dal Miur, non solo era demenziale ma anche “messo in piedi per far sì che i candidati venissero bocciati a migliaia. (...)"
In più conosce perfettamente tutti i marchingegni della riforma Gelmini, insieme alle indicazioni nazionali che su quella scia sono state pubblicate: un’esperta insomma e una docente in pectore perfetta. E invece, “Mission impossible” ha scritto nel suo editoriale, anche se ora è in attesa di sapere dove ha sbagliato, benché di una cosa sia certa e cioè che il sistema implementato dal Miur, non solo era demenziale ma anche “messo in piedi per far sì che i candidati venissero bocciati a migliaia. (...)"
Personalmente quando ho letto quest'editoriale ho capito che il concorso era perfetto, perchè riusciva a tenere fuori gentaglia come questa "direttrice", che: "riesce a districarsi nella selva delle ordinanze ministeriali" e che "conosce tutti i meccanismi della riforma Gelmini" ma che oibò, non è capace di passare un test d'intelligenza, e, ancora peggio, non riesce neppure a riconoscere di essere LEI la principale colpevole del proprio fallimento.
Perchè vedete, la scuola Italiana è piena di questa gente, arrivata alla cattedra senza che nessuno controllasse effettivamente la competenza, gente diventata "esperta" nel vivacchiare in mezzo a leggi e leggiucole, che poi sono l'unica cosa che conoscono, l'unica cosa che gli è stata richiesta.
Ora, sono uscito dalla scuola Italiana una decina di anni fa, ma ricordo perfettamente la qualità della classe docente, professori che fumavano in classe, la maggior parte che non conosceva la materia che avrebbe dovuto insegnare, la maggior parte che era semplicemente stupida.
Ed ecco perchè ho gioito quando ho visto questo test, ho gioito nel capire che era un semplice test d'intelligenza per tenere lontani dalle cattedre tutti quegli individui troppo stupidi per insegnare.
Quegli individui che in questi anni hanno reso l'Italia una stupidocrazia.
So che a molti questa definizione non piacerà, alcuni dei bocciati saranno sicuramente persone intelligenti rimaste intrappolate nel meccanismo, gente che comunque la prossima volta che ci proverà, ci riuscirà.
Io godo per l'eliminazione di tutto quel letame umano che cerca di occupare un posto che non gli compete, godo, perchè finalmente gli è stato detto chiaro e tondo quello che sono.
STUPIDI.
Kurdt.
E io ti quoto perché sono stronza, anzi stronzissima! :P
RispondiEliminaChe poi le domande erano veramente abbastanza dementi. Basta fermarsi e pensare quei dieci secondi, ove presente un organo depuitato a tale attività.
Inutile, fino a quando ci sono i "ricorsi" allora, beh, a cosa serve pensare?
RispondiEliminaNe parlavo un paio di giorni fa con un'amica che ha fatto il test.
RispondiEliminaAnche lei si lamentava che molte domande erano demenziali, soprattutto considerato quello che sarebbe il suo lavoro (insegnante d'asilo), ma almeno l'ha passato con 45 (o giù di lì, mi pare).
Che se ne lamentino quelli che l'hanno passato ok, ma non accetto lamentele da quelli che non l'hanno passato, infatti anche lei era incazzata con quelli che facevano ricorso.
Sostanzialmente quello che dice (e sostengo anch'io) è "sapevi che le regole erano quelle, se le hai accettate non ti puoi lamentare dopo!"
Beh, ma loro credevano di essere intelligentissimi, credevano.
EliminaLoro sono la classe intellettuale, la classe che capisce cosa è giusto e cosa no! Cosa pretendi, che siano anche capaci di riconoscere una sconfitta?
***esperta per sapersi districare nella selva delle ordinanze ministeriali.***
RispondiEliminaMabaaa... 4 bottiglie di fila di Cannonau, possibilmente Nepente di Oliena, con un poco di Abbardente di Santu Lussurgiu e si ragiona perfettamente da alto dirigente del MIUR
Btw, seriamente credo che quella della direttrice de la TdS sia stata solo un'ottima mossa pubblicitaria per vendere il suo giornale ai frignoni cui piace spendere per sentirsi dire che sono i novelli premi nobel ingiustamente massacrati da un sistema falsamente meritocratico. Frignoni che sono circa il doppio di chi è riuscito a superare quell'impresa sovrumana di passare il test. E' il mercato baby.