In Usa alla fine è passato l'accordo per spostare il “fiscal Cliff” più avanti di qualche mese, almeno fino a quando il debito Americano non sbatterà nuovamente contro il tetto massimo e bisognerà decidere di quanto ancora aumentare questo limite “massimo”.
Ma loro non stanno mica
aumentando il debito, non sono mica “comunisti” come noi europei.
Questa è una cosa che mi piace degli americani, prima decidono delle
regole universali, e decidono anche che chi non le rispetta è
illiberale e in quanto tale va punito con la pena di morte. Poi però,
se per caso quelle regole non vanno più a loro vantaggio, allora gli
si cambia il nome, come se fosse semplice.
Ad esempio, gli accordi sul libero mercato erano validi in Usa solo fino a quando era conveniente andare a sfruttare I cinesi.
Ad esempio, gli accordi sul libero mercato erano validi in Usa solo fino a quando era conveniente andare a sfruttare I cinesi.
Praticamente dal 1995 al
2009 la produzione delle fabbriche americane è stata esportata in
Cina, nella stupida convinzione che avrebbero potuto “gestire” da
remoto la Cina, saltando la fastidiosa parte del costruire le
cose che si volevano vendere, per preoccuparsi solo di “gestire”
il processo. Credevano di poter diventare tutti quanti dei Manager,
quattrocento milioni di Manager che gestiscono la Cina intera armati
di blackberry e notebook apple.
Ma gli americani non sono mai stati noti per intelligenza strategica sul lungo periodo. Sono dei buoni tattici, possono vincere una battaglia, ma provate a metterli di fronte ad una strategia a lungo termine e, puff, Vietnam, scazzano di brutto e finiscono nella merda fino al collo SENZA CAPIRE DOVE HANNO SBAGLIATO.
Ma gli americani non sono mai stati noti per intelligenza strategica sul lungo periodo. Sono dei buoni tattici, possono vincere una battaglia, ma provate a metterli di fronte ad una strategia a lungo termine e, puff, Vietnam, scazzano di brutto e finiscono nella merda fino al collo SENZA CAPIRE DOVE HANNO SBAGLIATO.
I cinesi invece, non hanno la forza militare americana, ma
sicuramente sanno dove stanno andando, e come ci arriveranno. Zitti
zitti sono diventati la grande fabbrica americana, diventando, de
facto, impossibili da attaccare militarmente dagli Usa, pena la distruzione
della propria produzione. Poi
hanno cominciato a comprare debito pubblico americano, diventando
anche inattaccabili dal punto di vista finanziario, ora sono pronti
per il passo successivo.
Quale? Ma è semplice, ora che non corrono
più alcun pericolo di venire assaliti in nome della libertà, hanno cominciato a produrre
loro stessi le cose che venivano prodotte dagli Usa, fottendosene
altamente di cose come “Copyright” e marchiando tutto con aziende cinesi. Notizia di
poche settimane fa è che abbiano costruito il loro primo microchip a
22 nanometri e abbiano iniziato lo sviluppo di un sistema Gps
alternativo a quello Usa. Basta andare su un sito come
“madeinchina.com” per capire che la roba marchiata cinese non è
più “cinese”.
Hanno imparato, gli avete fatto avere tutti I
vostri prodotti più innovativi con larghissimo anticipo rispetto
agli altri, cosa vi aspettavate, che li montassero e basta? senza
controllare come funzionavano?
Qual'è la situazione sul
campo adesso? Gli Usa hanno ancora due o tre anni di vantaggio
tecnologico rispetto ai cinesi, ed è su questo che punta Obama, il
presidente Americano più protezionista degli ultimi cinquant'anni.
Già due anni fa aveva provato a
convincere Apple a spostare la produzione nuovamente in Usa, e
StivGiobbs aveva risposto “fukiu blady Niggah”; è stato più o
meno in quel momento che l'amministrazione Obama si è resa conto del
rischio che stava correndo il paese, gravato da un debito pubblico
mostruoso, senza praticamente più capacità produttiva, e con
avversari del calibro della Cina e della rediviva grande madre
Russia.
Ed è ancora li che gli Usa hanno
mandato affanculo tutti gli accordi sul libero commercio che avevano
imposto al sudamerica e al resto del mondo, appoggiando le peggiori dittature, quando
ancora la lotta per esportare la democrazia non era una delle
priorità dell'agenda.
Freedom fighters, uh?
Uno dei nodi principali
dell'agenda di Obama è sicuramente l'energia. La produzione
petrolifera Americana di Light Crude ha piccato alla fine degli anni
80, da quel momento in poi gli Usa sono diventato un paese
importatore di petrolio, Obama sta cercando di aumentare la
produzione di energia da fonti rinnovabili, ma sopratutto (anche se
non lo ammetterà mai) spinge per l'aumento della produzione da gas
di scisti e petroli non convenzionali (leggi fracking) per rendersi
indipendente da repubbliche delle banane che rischiano di far saltare
il banco ad ogni piè sospinto.
In quest'ottica vanno letti gli
altissimi dazi doganali sui pannelli fotovoltaici Cinesi, motivati
pare dall'accusa che Pechino offra aiuti di stato alle imprese
produttrici, favorendo l'inondazione del mercato
di
prodotti a prezzi troppo bassi. In pratica si accusa la Cina di
“dumping” e di favorire le proprie imprese con “aiuti di stato”
dimenticando
quello che è successo con il mercato dell'automobile americano. La
General Motors venne salvata
dal governo centrale, nello stesso periodo vennero regalati 2,4
miliardi di dollari alle case automobilistiche
General Motors, Ford, Chrysler, Johnson Controls (batterie
nichel-cobalto-metallo), A123 (batterie, elettrodi), Compact Power
(celle agli ioni di litio), Enerl (celle agli ioni di litio) per
velocizzare la ricerca su queste componenti.
Ma
allora I fanatici del libero mercato e della “land
of the free”
avevano giustificato tutto, mettendosi una bella mano invisibile in
tasca, e andando a chiedere l'elemosina al governo centrale,
lo stesso governo centrale che oggi accusano di accumulare debito
pubblico.
Un altro evento “simbolo” di questo periodo è stato il ban di
Huawei e Zte, a cui è stato impedito di gareggiare per
l'assegnazione di infrastrutture pubbliche, adducendo come
motivazione “la capacità di coercizione del governo cinese nei
confronti delle aziende cinesi, che potrebbe portare alla fuga di
segreti di stato e aziendali americani”.
Insomma la situazione è molto ingarbugliata, e gli Usa sono in una posizione di leggero svantaggio, svantaggio da cui usciranno solo eleggendo una camera democratica, ricacciando quelle scimmie dei tea parties e I liberisti da dove arrivano* (1).
P.s. : La tal cosa succederà certamente, ma è una faccenda lunghetta, e ci scriverò un altro post.
Insomma la situazione è molto ingarbugliata, e gli Usa sono in una posizione di leggero svantaggio, svantaggio da cui usciranno solo eleggendo una camera democratica, ricacciando quelle scimmie dei tea parties e I liberisti da dove arrivano* (1).
P.s. : La tal cosa succederà certamente, ma è una faccenda lunghetta, e ci scriverò un altro post.
Kurdt-
Mi complimento per l'interessante post, e l'analisi effettuata in modo accurato ed efficace. Grazie Kurdt
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