sabato 20 settembre 2014

Apple, cavi Pear e altri gadget da mongoloidi

L'Iphone 6 è stato svelato con incluso tutto il solito ambaradan di gente che discute il prodotto. Gente che discute se un telefono che a listino costa 1000 euro sia in qualche modo giustificato.

Non credo ci sia molto da dire, la Apple è un'azienda eccezionale, capace di vendere il proprio prodotto a prezzi che altri potrebbero sognare la notte, dopo una bella dose di peperonata e birra artigianale.

C'è veramente gente disposta a spendere più di mille euro per un cellulare (senza considerare il costo delle cover, degli accessori, delle app) e non stiamo parlando di gente che guadagna diecimila euro al mese, cari miei.

Il mercato della Apple è praticamente lo stesso della Samsung e della Lg, eppure la Apple può permettersi di far spendere ai propri clienti il triplo rispetto alla concorrenza e mantenere i guadagni pazzeschi. Voglio dire, non credo esista al mondo un azienda che guadagna su ogni singolo terminale la stessa cifra guadagnata da Apple sui propri, che ha su ogni terminale venduto un guadagno, al netto delle spese, vicino al 70% (parlando di Iphone, su Ipad il guadagno è ancora più alto).

Ora, non è che Samsung e compagnia siano molto migliori, ma possiamo trovare produttori che vendono telefoni eccellenti, con caratteristiche di molto migliori all'Iphone6 nella fascia di prezzo che sta tra i duecento e i trecento euro, che senso ha pagarne più di mille?
La risposta che riceverete da chi lo acquista sarà, inevitabilmente, che Apple è meglio, che fa le cose fatte bene, non come quei telefoni da ipermercato Android, e che quindi si merita più soldi, anzi, siete voi coglioni a comprare un prodotto che non funziona per nulla e fa schifo al cazzo.

Non me ne voglia nessuno dei miei lettori che compra Apple, ma sono puttanate. Dovrebbe bastare questo per mettersi d'accordo:

Chi sa anche solo paragonare i numeri dovrebbe rendersi conto che Iphone è un inculata colossale. Ma evidentemente sono parecchi quelli che non hanno fatto le elementari.


Ovviamente questa non è un post che discute di Apple in particolare, ma voleva discutere gli effetti di quello che viene definito "confirmation bias" in ambito psicologico. Si tratta di un fenomeno per cui si tenta di difendere la scelta fatta, sia essa un acquisto, la scelta di un partner, un partito politico, anche quando questa scelta si è dimostrata, non solo inutile, ma persino controproducente per i propri interessi.
 

Se a questo aggiungiamo la nostra innata tendenza a fidarci del  prezzo come indicatore di un più alto valore, ecco fatta la frittata, abbiamo appena scoperto come funziona il market dei polli.

Non sapete cos'è il market dei polli? Si tratta di quella fascia di mercato che, per quanto si rivolga alla massa e spesso alla sua parte più pecoreccia, offre prodotti definiti "lusso" o di "alta classe".
Prodotti che ovviamente non offrono nessun vantaggio in termini di "materiali" o di " ricerca tecnologica" o ancora di "funzionalità" ma hanno un valore puramente simbolico, in quanto status symbol di una classe sociale. 


Ecco perché si vedono in giro tizie pronte a spendere quattrocento euro per un paio di occhiali marchiati Bulgari, fatti di plastica, con lenti di plastica e montatura, indovinate un po'? Di plastica. 

Occhiali di lusso sono i chopard da 308.000 euro con montatura in oro e diamanti, giusto per ristabilire le giuste dimensioni delle cose. Perché per definizione il lusso è qualcosa che solo una minoranza di persone può permettersi (altrimenti non sarebbe lusso).

Il vostro mangiare tre volte al giorno sarebbe stato lusso, nel terzo secolo dopo cristo, ora come  ora invece è la norma.
Certo, uno che acquista occhiali semplici da Bulgari potrebbe anche comprare un paio di occhiali Solaris che sono fatti esattamente degli stessi materiali e che magari per un decimo del prezzo ti danno delle lenti polarizzate,  ma non lo fa, perché non riesce ad identificare Solaris come un marchio "lussuoso" e non riesce ad identificare se stesso come qualcuno "non lussuoso".

Ecco perché vedete eserciti di mongoloidi comprare magliette Armani pagando cento euro una roba di cotone che viene venduta in stock a cento euro ogni dieci chili, probabilmente.

Eppure lo fanno, e c'é che riesce a sfruttare il trend dei mongoloidi.

Un altro esempio fantastico è rappresentato dalla comunità audiofila mondiale, si tratta, per chi non lo sapesse, di quel gruppo di persone che ripone particolare attenzione a quello che ascolta e si contraddistingue per un profondo interesse al suono e a tutto quello che serve per ottenere un impianto stereo migliore possibile.

 C'è gente la fuori che spende 1200 dollari per mezzo metro di cavo utilizzato per connettere l'amplificatore alle casse. Considerando che spesso per connettere le casse, che stanno in punti anche abbastanza lontani dall'amplificatore servono anche quattro cinque metri di cavo, fate i conti voi, c'è gente che spende 7000 dollari per un cavo. Un cavo che ha le stesse caratteristiche di tutti gli altri, ed è indistinguibile da qualunque altro.

I cavi Pear. Sono un valido test d'intelligenza. Non trovate strano che siano associati alla frutta?

 Ora voi chiederete, come è possibile che sia indistinguibile da un cavo che costa pochi euro?  E perché dovrebbero venderlo a cifre simili allora? Ma soprattutto, perché qualcuno dovrebbe comprarlo?
Lo comprano persone che sono state convinte che questa roba possa fare una qualche differenza nella qualità della musica che ascoltano, li compra gente che ha speso magari 500 euro per un lettore cd convinta che ci sia qualche differenza fra un lettore cd normale e il loro lettore da 500 euro. Fino a quando non smontano il lettore da 500 euro e scoprono che dentro ci sono parti di normalissimi lettori cd da 10 euro.
 James Randi, quel sant'uomo, ha offerto un milione di dollari all'azienda che produce i cavi pear se fosse riuscita a dimostrare in un test a doppio cieco che fosse possibile riconoscere i loro cavi da un set di cavi monster cable da 80 euro (comunque molto più costosi della norma!).
Indovinate un po'? Il ceo dell'azienda prima si era detto entusiasta di partecipare a questa sfida, ma guarda caso, dopo averci pensato bene ha deciso di accusare la James Randi foundation di essere una manica di imbroglioni, e si è ritirato. Così, come un fenomeno da baraccone paranormale qualsiasi.

Neppure la loro ditta sarebbe capace di distinguere fra due cavi diversi! Vi rendete conto della quantità di fuffa che viene venduta nel mondo audiofilo? Mi ci sono immerso per qualche tempo, cercando dei monitor da studio che facessero al caso mio e ehi, ora sono quasi sicuro che audiofilo sia un sinonimo gentile per "coglione".

Bello questo lettore Cd vero? Costa solo 4000 euro. Un offertona!

E cosa ne pensate di un lettore cd Marantz Sa 11s2 ? Marantz, un nome, una garanzia! La miglior esca per gonzi che sia mai stata prodotta. Se c'è qualche audioscemo che sta leggendo, bene! I lettori cd sono tutti uguali, a meno che non siano rotti, e allora non funzionano per un cazzo e ve ne renderete conto perché il cd salta e produce un pessimo rumore. Quindi fatto salvo questo caso, se avete comprato un lettore cd da 4000 euro, siete ufficialmente delle teste di cazzo.

E quante teste di cazzo ci sono al mondo? A giudicare dalla frequenza con cui questi stronzi si fanno infinocchiare, direi che ce ne sono una marea, io personalmente non posso definirmi un genio, però sono piuttosto bravo a capire quando qualcuno vuole vendermi dell'olio di serpente per curare il cancro, e anche se non avrò guadagnato tantissimo da questa capacità, sicuramente ho risparmiato parecchio. 
Alcune aziende in pratica sono una tassa per la stupidità, sono riuscite a far passare l'idea che esista una sorta di via di mezzo fra i prodotti dedicati ai comuni mortali e quelli invece dedicati ai super ricchi, una sorta di mercato per i ricchi wannabe che per ora ancora hanno le pezze al culo, ma in futuro sicuramente, ehi! quella ferrari sarà mia! Per adesso però devo accontentarmi di una Bugatti di Cartone e polistirolo costruita in India da bambini pakistani. Non è la stessa cosa, ma non sentite anche voi il profumo di ricchezza?

Eataly è un altro perfetto concorrente nella nostra fiera del disagio mentale, gente che riesce a vendere sale marino a tre euro e venti, duecento grammi di confettura di albicocche a cinque euro e via discorrendo. Sono riusciti a far passare l'idea che questo è il modo in cui mangiano i ricchi, e loro, anche se non sono ancora ricchi e se Dio vuole non lo diventeranno mai,  vogliono sentirsi ricchi, fighi, innovativi. Magari vivono in un mini appartamento assieme ad altri dieci wannabe cinesi, però mangiano ogni pomeriggio da Eataly e hanno l'iphone 6 preso con la promozione da 32 mesi, tornano a casa e hanno un impianto Hi-fi con cavi di ultima generazione. Pagato facendo prostituire la fidanzata con spacciatori albanesi.

Un altro gadget da mongoloidi poco studiato è invece, il cane.

Si, proprio il comunissimo cane. Un sacco di gente pare disposta a spendere cifre inverosimili pur di accalappiare un esemplare di sgnaus-Bretonsky, o ancora di più per razze rare, come lo Sgnapper-Frizzaum con un pedigree. 

Che poi il pedigree cari poveri stronzi, attesta solamente che il vostro cane si è accoppiato con parenti, o con qualcosa di molto simile per un tempo sufficiente ad evolvere tare genetiche che lo rendono più merdoso di qualsiasi altro cane normalmente inbastardito.

E per farvelo capire, vi faccio un paragone fra due cani:

Il primo è un cane della famosa razza Samoyed. Questo cane costa in media 10.000$. Vi illustro solo le principali caratteristiche.



Ora proviamo a paragonarlo ad un bastardino:



Indovinate un po'? Questo non costa un cazzo e funziona pure meglio. 

Ora certo, la gente dirà che i cani di razza sono meglio per questo o quello, e ci sarà sicuramente gente che ci crede, ma la verità è che una razza migliora con il mix, perché quelli che non sono almeno decenti, non vanno avanti. Una colonia di bastardini è più simpatica di una di pastori tedeschi, questo è indiscutibile, e sono anche più intelligenti!

Eppure sono gratis e la gente li abbandona in giro, mentre vedo pochi pastori tedeschi girare senza padrone, segno che il vero motivo per cui la gente li vuole non è il cane, in se, ma come al solito lo status symbol del cane di razza.

Sono gli Iphone 6 dei cani.

Insomma in conclusione, se non siete capaci di fare un paragone fra costi e benefici di due cose e avete bisogno che qualcuno vi alleggerisca di qualche soldo, rivolgetevi a me, vi fornirò lo stesso servizio, facendovi pisciare sulle scarpe dal mio cane supermix.

Kurdt. 

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