Non ho mai avuto una macchina in vita mia. Sono nato nel 1983, l’idea di “età adulta” per la mia generazione è sempre stata quella di “dovete avere la macchina perché...
libertà!”
Me lo hanno trapanato nel cervello sin da piccolo, che dovevo prendere la patente.
E per certi versi capisco di cosa parlassero, avere la macchina se non vivi in una città, significa riuscire a muoverti senza dover chiedere aiuto in giro, poter andare a lavorare senza dover fare i salti mortali. Avrei potuto prendere la patente, un paio di volte ci ho persino provato, comprato il libro e mi sono iscritto alla scuola guida.
Questo non mi ha impedito di girare mezzo mondo e lavorare in tre continenti diversi.
Sono la prova vivente che si può vivere anche senza l’automobile, magari è appena appena più scomodo, ma se vivi in una città la verità è che gli unici problemi sono creati dalla mancanza di infrastrutture di trasporto pubblico.
E il trasporto pubblico non viene finanziato a dovere perché la gente prende poco i mezzi, preferendo utilizzare i mezzi privati.
E preferisce usare i mezzi privati perché prendere i mezzi pubblici è scomodo.
I mezzi pubblici sono scomodi perché non vengono finanziati a dovere
Non vengono finanziati a dovere perché...
Avete capito.
Un tizio che si incula da solo solo tramite un complicato sistema di leve e pulegge. Conosco un sacco di gente che non ama guidare ma è costretta a farlo perché altrimenti non arriverebbe al lavoro.
E li capisco, mica gliene faccio una colpa.
Ci sono quelli che poi sentono uomini solo quando hanno le mani sul volante e fare broooooom brooooom di fronte ad un semaforo. Ecco, quella categoria andrebbe presa e gettata nell’Etna. A volte li affianco in bici, mi guardano, li guardo, brooommm broooom, è ancora rosso, brooommm broooom aspetta che ci sono ancora dei cristiani che cercano di attraversare la strada imbecille.
Diventa verde e partono sgommando.
Novanta volte su cento li incontro al semaforo successivo. Gettateli Nell’Etna.
Ma queste direte voi, sono solo le tue uggie e i tuoi personalissimi problemi contro un mezzo di trasporto che invece è fantastico e non può assolutamente essere sostituito. E qui io m’incazzo. In Italia abbiamo 40.000.000 di macchine.
Quaranta milioni di macchine. Tenendo conto che ogni macchina occupa circa otto metri quadrati, parliamo di uno spazio occupato costantemente di più di sessanta milioni di metri quadrati solo in Italia.
Eh vabbé. Ci sono sessanta milioni di persone, è solo un metro quadrato a testa, chissenefrega, sempre a trovare il pelo nell’uovo.
Vabbé un cazzo. Ci sono sessanta milioni di persone concentrate soprattutto dentro le città più grandi, dove le macchine sono una percentuale importante dello spazio. Ma se questo non vi bastasse, pensate a tutto lo spazio occupato alle infrastrutture che servono per le macchine.
Parcheggi, distributori, corsie in più.
MA non avrete certo bisogno che ve lo dica io, vi basterà, se vivete in una città, uscire di casa e guardarvi attorno. Lo spazio vitale per gli esseri umani è praticamente sparito, occupato da...
Macchine.
Macchine Cetto!
Macchine a perdita d’occhio!
Una distesa di macchine!
Chiù macchine pi tutti!
Cetto parlava di qualcosa che produceva subitanee erezioni. macchine, sicuramente.
Macchine nei parcheggi, sopra i marciapiedi, macchine in doppia fila, lungo i viali, di fronte ai portoni.
Macchine in mezzo alla strada, dove per attraversare devi pregare Dio che qualcuno sia abbastanza umano da fermarsi.
La maggior parte dello spazio in qualsiasi città sia dedicato alle macchine? Potete attraversare la strada solo in zone specialissime con le striscie, perché altrimenti vi mettono sotto.
Il vostro spazio? Un marciapiede largo di solito abbastanza da far passare due persone e ciao, con voi abbiamo finito, umani.
TUTTO LO SPAZIO È DEDICATO ALLE MACCHINE.
Che è una cosa incredibile. Il fatto che le città abbiano fatto diventare gli esseri umani dei cittadini di serie B è una cosa che non smette di sorprendermi.
Avete mai provato ad attraversare sulle striscie? (è una domanda del cazzo, se siete vivi da più di un giorno probabilmente avete già attraversato la strada).
Comunque. Sapete bene quanto me che attraversare sulle strisce in Italia richiede due cose:
1) Sperare che qualcuno si fermi e vi faccia passare.
1b) Sperare che quelli che arrivano dietro capiscano che state attraversando e non vi investano cercando di superare l’unico abbastanza gentile da fermarsi
2) A volte il coraggio di tuffarsi sfidando la morte. Perché voi non ve ne rendete conto, ma attraversare la strada è una delle cose più pericolose che farete in tutta la giornata.
Ma non ci devi rompere i coglioni, a noi piace la macchina broom broom, scansati che hai rotto, minimo sei un ciclista che rompe i coglioni e passa col rosso!
Che pure questa faccenda che i ciclisti sono un problema, deve finire.
Ah ah ah ah ah ah! Le bici sono più pericolose delle macchine!
Amico mio coglione, le bici sono “pericolose” perché le macchine sono dappertutto ed è praticamente impossibile evitarle. Persino se cerchi di andare sulle poche ciclabili presenti, spesso e volentieri troverai un simpaticissimo suv parcheggiato lì con le quattro frecce. E niente, appena togli fuori il martello per flagellarlo, ecco che spunta la simpatica signora che ti urla:
“Oh ma che cazzo vuoi, era solo un attimino, dovevo entrare nel negozio cinque minuti!”
Ora immaginate se parcheggiassi la bicicletta in mezzo alla strada adducendo la stessa scusa. Sapete anche voi che fine farebbe lei. E che fine farei io, sgozzato da una squadra di camionisti dopo
E fanculo anche le auto elettriche e Elon Musk, per buona misura. Non sono chissà quanto meglio. Sono meglio certo, ma la soluzione non sono macchine elettriche. Anche le macchine elettriche hanno tutti i problemi di cui abbiamo parlato salvo i gas di scarico. E pure quelli, a seconda di come produci l’energia per ricaricarle.
L'unica vera soluzione sono meno macchine. E questo è un problema solo se vi piace prendere la macchina anche per andare a comprare il pane sotto casa.
Questo significa che io sia contro ogni tipo di veicolo? Ovviamente no, non sono stupido. Capisco che siano necessarie in molti casi.
Bobore Sanna, panettiere, nato a Cagliari ma residente a Lunamatrona, difficilmente riuscirà a fare il suo lavoro senza una macchina. E come lui buona parte della popolazione residente in Sardegna o altre regioni simili, salvo, ovviamente, quelli che abitano i grandi centri urbani, dove la creazione di mobilità sostenibile dovrebbe essere il primissimo obiettivo dei prossimi cinque anni.
Le auto serviranno ancora per i mezzi di sicurezza pubblica e per i disabili, si potrebbe immaginare una percentuale di macchine “condivise” dalla popolazione per i rari casi in cui sia assolutamente necessaria. Ma la verità è che sarebbe possibile con un investimento importante in infrastrutture, ridurre la mobilità privata di due terzi in nemmeno dieci anni. E vivere in città camminabili e belle tutto l'anno, dove l'effetto isola di calore non trasforma l'asfalto in un magma rovente. La differenza? Questa è una singola strada, ma si può fare ovunque.
Poi ci saranno un sacco di obiezioni e situazioni particolari a cui si può trovare rimedio, ma un pianeta con meno macchine e più trasporto pubblico è meglio. E la spiegazione è semplicissima
Kurdt.
Io vivo in campagna e non ho questi problemi,però quasi una volta al mese devo recarmi a Padova centro in auto ed è un vero inferno di veicoli,pauroso,poi si soffoca con i gas di scarico...
RispondiEliminaDa qualche mese si vado in bici,ma si soffoca lo stesso...
Bel post!